TWISTER

RECENSIONE

1. PRELUDE

Pensiero di chitarra ad alta voce. Come essere al limite della terra con le onde del mare che rumoreggiano ai tuoi piedi. A tratti spagnoleggiante.

2. THE WAY U LOOK AT ME

Grande rock 'n' roll pomposo alla Great White per intenderci. Il tutto condito dalla splendida voce di Paul Shortino che e' particolarmente adatto a questo tipo di song. Accattivante la base ritmica alla rolling stones.

3. CAN YOU GET IT UP ??

Cosa dobbiamo dire?!? Qui canta colui che attinge il suo potere direttamente dagli dei dell' olimpo. The Funkmeister Mr. Glenn Hughes. Un funky rock a tratti melodico che ricorda qualche episodio di Incense & Peaches. Inizio con chitarra e batteria che duellano in un vortice perverso e poi l' ingresso della voce.................un perfetto connubio tra voce chitarra tastiera........... il tutto con la base ritmica che continua il duello con i cambi di ritmo. Imperdibile.

4. LONELY

Galattica. Semplicemente galattica. Una ballata di quelle che non si possono dimenticare. Robin Mc Auley impreziosisce il tutto con la sua voce eterea che ricorda episodi gia' visti con Michael Schenker. Forse il pezzo piu' bello dell' album, per gli amanti del class rock. Un inizio acustico e una voce dolcissima che vaga sulle note con grande destrezza e maestria. Assolutemente celestiale!  

5. WHO'S THE BOSS, AH ?

Variazione strumentale, molto jazzeggiante con un intermezzo di basso accattivante. Un riff che ricorda vagamente il miglior Tony Macalpine dei primi due album. Chitarra che amo definire "noir" per fare un accostamento al cinema dei vecchi tempi, quando era ancora in bianco e nero. Il finale e' un' interminabile zigzagare di batteria alla ricerca di qualcosa. Sembra tutto rimasto in sospeso...

6. BECAUSE OF YOU

Ritorna Robin Mc Auley in cattedra. Un pezzo che potrebbe ricordare "Eve" o "Crazy" (dall' album con Schenker del 1992). Un rock 'n' roll bello, pulito e tirato, con un intervento azzeccatissimo dell' hammond che poi passa la palla ad un guitar solo breve ma intenso. Ed ecco che rientra Mc Auley al massimo dell' espressione. Il finale e' vagamente purpleiano.

7. 5 A.M.

Questa e' la sorpresa dell' album: un pezzo alla David Coverdale ma con qualche tonalità superiore direi. Bellissimi i cori. Bravissimo Luppi con la sua voce che non stonerebbe in un album dei Journey. Ma e' l' assolo che da l' idea della ballata, e devo dire che qui sento delle entrate che ricordano non poco il maestro Ritchie Blackmore. eh eh eh.Comunque stupenda.

8. CYBER DREAM

Ecco..........riprendiamo cio' che era sospeso in “who's the boss, ah?”;ritorna il noir in questo strumentale. Humphrey Bogart accende la sigaretta e nella nebbia tutto svanisce. Si, il succo di questa canzone e' probabilmente la malinconia. Non so perche' mi fa questo effetto. Il blues jazzato, le stoppate, il suono caldo della chitarra, mi riporta a dispetto del titolo in un mondo passato dove bastava una chitarra per dare emozioni che nei nostri tempi si sono un po' perse per strada. Ma forse è proprio così,.......il cyborg che sogna il passato, che cerca di immaginarlo ma non riesce a trovare le sue origini, nonostante il suo viaggio a ritroso nel tempo. Pezzo straordinario.

9. LOVE CHILD

Torniamo sulla terra, ma solo per poco. “Love Child”, un altro rock 'n' roll cadenzato un po' piu' lento di “The way U look at me”. Paul sogna con la sua voce molto malleabile in questo pezzo e la chitarra si adatta perfettamente al tipo di voce molto blues.

10. THE PERFECT NUMBER

L' inizio del carillon non rivela il seguito di questa track strumentale che parte subito con una chitarra in questo caso un po' piu' sporca, un misto tra Eddie Van Halen e Steve Morse.La parte centrale riporta alla luce il Blackmore dei vecchi tempi, e con il contorno dell' hammond si parla il linguaggio dei Purple.Forse un tributo ai maestri, questo pezzo.

11. HAVENHURST DRIVE

Humphrey Bogart finisce la sigaretta, e all' orizzonte spunta Edward G. Robinson con il suo vestito gessato pronto all’ultimo faccia a faccia. Ma entrambi sanno di essere al crepuscolo, e cosi dopo una sistemata al cappello, ognuno va per la sua strada senza voltarsi mai indietro, le due sagome svaniscono nella nebbia così come la chitarra e il pianoforte lentamente concludono la loro corsa lenta ma inesorabile...senza parole.....devo aggiungere qualcosa ??

12. HIGHWAY STAR

Facciamo un sospiro ed entriamo nella atmosfera live di Highway Star.Il pezzo fu eseguito dal vivo con Michele Luppi alla voce e Ian Paice alla batteria.Ottima registrazione ed ottima esecuzione naturalmente.Ancora una volta ottima interpretazione di Luppi che personalizza le parti vocali e la chitarra che svolge in pieno il suo dovere. L' assolo e' degno del miglior Blackmore e per il resto tastiere basso e naturalmente la batteria sono un perfetto amalgama.Un tributo ai maestri Deep Purple.

 

    Naturalmente questo e' solo la mia personale opinione riguardante questo cd. So che non tutti saranno d' accordo, o forse tanti lo saranno, ma sapete..........la musica dà emozioni, ed ognuno afferra le proprie emozioni nel momento che ascolta qualcosa. Perché fondamentalmente la musica e' un emozione particolare che ognuno interpreta nel proprio mondo. 

 

                            Roberto Cosentino

 

 


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