RECENSIONE: Chris Catena - Freak Out!
Sto ascoltando da ormai un paio di giorni l'advance CD di quella che sicuramente è ormai l'edizione definitiva di "Freak Out", infatti contiene tutte le tracce dell'edizione europea di Freak Out distribuito dalla Frontiers Records (l'edizione giapponese conterrà una bonus track, Summertime, uno stupendo nonchè famosissimo classico di George Gershwin interpretato da Chris Catena). Mi accingo quindi a fare una breve descrizione dei brani così da rendervi una piccola anticipazione più approfondita su questo album a pochi giorni dalla sua pubblicazione.
La recensione è a cura di Giampietro Frulli.
CRAZY MAN. L'album parte molto forte con una up-tempo in cui protagonisti sono il groove trascinante e il chorus epico e cantabile. Tutto il merito va alla potente voce di Chris che oltre a possedere un'estensione invidiabile dà un'impronta molto personale a tutti i brani... e poi mamma mia che screams! Un bel contributo arriva dalle batterie "carrarmato" di Tommy Aldridge, le chitarre di Johnny Ohlin e Kelly Simonz che si rincorrono nei soli, e le tastiere prog dell'ipertecnico Vitalij Kuprji.
FREAK OUT TONIGHT. Io so già cosa direte voi tutti quando sentirete per la prima volta l'intro di questo brano. Direte: "Minchia è lui..."! Infatti la vocal intro di Freak Out Tonight è affidata proprio a Glenn Hughes. Il pezzo è plasmato sulle caratteristiche vocali di Glenn nelle quali si inserisce di gran carriera Chris nel più classico dei dialoghi fra due singers. Il pezzo è affetto da una vena Funk Rock che evolve fino ad esplodere in un tributo a "Jungle Boogie" della Kool & The Gang, addirittura! Ma Bruce Kulick ci ricorda cosa vuol dire un solo di chitarra hard rock e ci riporta tutti alla realtà, in cui il ritornello finale è un coro trionfale con Glenn & Chris ed i Funky Pranksters nei quali compare nientepopodimenochè... il nostro Roberto Cosentino!!!
HEY MAN (Freedom Calls). La tracklist è ben congegnata, e il terzo brano è un potente mid-tempo sostenuto da un'ottima base ritmica di Daniel Flores alle batterie e Tony Franklin al basso. Chris ci ha visto giusto, sapendo bene il modo in cui affidare un brano all'artista più azzeccato. Ha dato a tutti la possibilità di caratterizzare il pezzo e di farsi coinvolgere allo stesso tempo dalla forte personalità di ogni brano. Ecco perchè tutto funziona alla grande. Non trascuriamo le schitarrate di Stevie Salas... proprio no!
LADY STARLIGHT. Questo pezzo mi ha colpito fin dal primo ascolto. E' anch'esso un mid-tempo, ma ha un chorus davvero bello, ed è in tonalità maggiore. Poi la chitarra di Bernie Marsden con quel suono vintage rock... mi fa tornare in mente i grandi Whitesnake! E quel groove che non manca mai è portato in spalla da Myron Dove e Stefano Baldasseroni. "Lady Starlight... please don't break my heart again...!" Canta Chris, canta!
DESIRE. Ricompare la vena Funk-Rock in modo prorompente, con un inedito John Taylor impegnato nello slap bass! Ancora una volta i Funky Pranksters (nei quali ancora una volta abbiamo il nostro Roberto Cosentino) si aggiungono al mai domo Chris, nel dar man forte al ritornello. Sottolineo ancora una volta l'importanza del groove in tutti i brani di Chris Catena.
TAKE ME AWAY. Quasi come fosse dal vivo, Vivien Lalu introduce il riff di Hammond in questo up-tempo molto eighties. Il brano è davvero interessante, dalle chitarre di Dave Meniketti a tutto il resto della band. Ma una menzione d'onore va al basso di Nobby, efficace ed elegante. I cori di Chris sul chorus sono stupendi.
TO A FRIEND. Gli armonici di chitarra introducono questa ballad stile seventies. Ma un paragone è doveroso, anche perchè il brano di cui farò menzione sicuramente ha cambiato la vita a migliaia di persone qui fra noi, me compreso. Si tratta di "Coast to Coast". Un tributo importante, nel quale possiamo meglio apprezzare la voce di Chris perchè si rende indiscussa protagonista.
WHAT YOU GONNA DO WHEN YOUR LOVE IS GONE. Funky allo stato puro in questo duetto con Jeff Scott Soto che introduce con un suo classico scream la prima strofa di questo accattivante brano, cantato a versi alterni fra Jeff e Chris. Come non citare il violentissimo solo di Stevie Salas? E la linea del basso di Doug Wimbish? Un'altro pezzo che funziona, ragazzi.
SWEET TALKER. Entriamo in tema di cover... Sweet Talker è un brano che non ha aggettivi sufficienti per descrive quanto sia immenso. Se aggiungiamo il fatto che le chitarre sono gestite dal glorioso duo Moody & Mardsen, praticamente siamo sull'Olimpo! La slide guitar di Micky Moody, il potente drumming di Eric Singer, l'Hammond di Enrico Cosimi che fa da background, i soli di Bernie Mardsen. Che dire? Un brano che mette d'accordo tutti, io credo.
DON'T STOP RUNNIN'. La chitarra di Johnny Ohlin ha il compito di introdurre questo mid-tempo seguita a ruota da quella più neoclassica di Kelly Simonz. Il pezzo è sostenuto da una potente base ritmica... Tommy Aldridge e Nobby. Continuano i miei elogi a questo grande bassista. Sugli scudi la voce solenne di Chris. Potenza, precisione, impatto.
FOLLOW ME. Hard 'n' blues up-tempo. Un altro ottimo brano che scuoterà molte teste. Siete su un chopper e state godendovi la strada, il vento fra i capelli, la tipa seduta dietro. Vi fermate al bar e chiedete una schiumosa doppio malto. Questo, e molto altro è Follow Me. Ad esempio i riff della slide guitar di Micky Moody. Oppure i botta e risposta fra Chris e i Funky Pranksters (nei quali ancora compare Roberto Cosentino)...
GIMME YOUR LOVE. Break up song, con tanto groove stavolta sottolineato dalle chitarre funk. E il "solito" ritornello che si infila nella testa e rimane per tutta la giornata "'Cause I've got you face to face"... Chris ha sfidato tutti noi in questo faccia a faccia, e cavalca alla grande quest'onda. Molto belli i bridges di chitarra orchestrati da Stevie Salas e Max Spurio.
GETTIN' TIGHTER. Ancora in ambito di cover... Chris Catena ci propone questo grande brano degli sfortunati Deep Purple di Tommy Bolin, che spesso abbiamo sentito riproposto da Glenn Hughes on stage. Ancora una volta Stevie Salas alle chitarre, e lo slap nel ponte è affidato a Frank de Groot. Un pezzo del genere è sempre un piacere sentirlo. Mi è piaciuto moltissimo il coro femminile, è la cosa che più si distacca dal pezzo originale. Oltre che alla potente doppia cassa nel finale di Virgil Donati che è veramente una mitragliata!
THE STRONGER YOU ARE, THE HARDER YOU FALL. Altro Hard-Blues che rispetta tutti i canoni: i riff di chitarra, la voce melodica e ritmica allo stesso tempo, la possente base ritmica affidata a Chuck Wright e Eric Singer, e l'originale backing vocal femminile affidata a Katia Salemi, per dare una punta di soul al tutto.
IT'S A LONG WAY TO GO. Chris si congeda con una promessa, che la strada è ancora lunga per dire tutto. E ce la fa coadiuvato da John Lawton, in una quasi commossa interpretazione di questo mid-tempo. Questa epica song segna la fine di questo lungo viaggio, con le chitarre di Marco Capasso e Yuri Roveri, il basso di Aleks Ferrara, il poderoso drumming di Mauro Munzi, i graffianti background di hammond a cura di Enrico Cosimi. Il tutto supervisionato dal programming di Davide Spurio. E come ciliegina sulla torta la inconfondibile, potente, estesa e appassionata vocalità di Chris Catena.
GIAMPIETRO FRULLI